Anche quest’anno la befana ha diretto lo sguardo verso i più bisognosi. E’ stato, infatti, recapitato il 6 gennaio scorso il dono d’epifania da I Circoli del Fare e dal Circolo di Azione Giovani “Ciccio Franco” all’Hospice “Via delle Stelle”, la struttura sanitaria per malati terminali che opera su Reggio da circa due anni. L’iniziativa, giunta ormai alla terza edizione ed indetta dai soggetti sopraccitati, prevede un percorso sportivo-benefico che ha inizio con il consueto Torneo di Pallavolo 4 Ore Misto. La competizione agonistica, svoltasi presso l’Istituto “Maria Ausiliatrice”, a San Sperato, il 3 gennaio, ha visto la squadra capitanata da Gregorio Caracciolo, scalare il gradino più alto del podio. Per l’occasione tutti i giocatori partecipanti e gli spettatori intervenuti alle partite hanno donato una piccola offerta servita per l’acquisto di un omaggio che l’Hospice ha voluto fosse una lavatrice.
Alla consegna di quanto ricavato hanno preso parte, per I Circoli del Fare ed il Circolo di AG, Beniamino Scarfone, Lorenzo Suraci, Luigi Amato e Grazia Pellicanò, mentre per l’Hospice, il Presidente della Cooperativa gestrice la struttura sanitaria, Agostino Laruffa, ed i volontari: Mariagrazia Reale, Nicola Saggese e Giovanni Campolo. Nel corso della cerimonia i promotori dell’iniziativa hanno donato, inoltre, al Presidente Laruffa una medaglia come simbolico premio per il grande lavoro che quotidianamente il personale medico, paramedico e volontario svolgono.
Il motivo per cui quest’anno è stato scelto proprio l’Hospice quale destinatario della manifestazione di beneficenza, dopo che nelle edizioni passate si erano alternati l’Orfanotrofio gestito dalle Suore Verginelle prima e la Ludoteca dell’AIL dopo, è semplice: la Cooperativa “Via delle Stelle” opera, malgrado le continue difficoltà finanziarie, in maniera egregia in un settore di assoluta delicatezza, quale quello delle cure palliative. Malati terminali trovano nell’Hospice non soltanto il sostegno sanitario idoneo a vivere in maniera dignitosa fino all’ultimo giorno, ma anche un supporto psicologico, spirituale e sociale non indifferente. I Circoli del Fare e il Circolo “Ciccio Franco” con questo gesto hanno voluto, inoltre, contribuire ad evitare che sulla struttura ospedaliera scenda il silenzio, e dunque coinvolgere ulteriormente l’opinione pubblica in questioni che meritano una maggiore sensibilizzazione