Commercianti? Imprenditori? O semplici buontemponi? Niente di tutto ciò! Sono stati semplicemente dei ragazzi, giovani cittadini reggini, ad affiggere nella nottata di venerdì scorso i manifesti rivolti al “Caro estortore”, usando lo slogan “Reggio come Palermo”. Proprio stamattina, infatti, Azione Giovani Reggio Calabria ha svelato finalmente il mistero nel corso di una partecipatissima conferenza stampa presso la propria sede provinciale, tenutasi volutamente a ridosso della visita del presidente della Repubblica Napolitano in città. Hanno esposto l’iniziativa il pres. prov. di AG Francesco Spanò, il pres. prov. di AU Vittorio Delfo Siclari, il coord. reg. di AG Daniele Romeo e Beniamino Scarfone dell’esec. naz. di AG, gli ultimi due anche consiglieri comunali di AN.
Abbiamo deciso di mettere in campo questa iniziativa, in forma anonima, senza simboli. Non è nostra intenzione assumere, per vanto, la paternità di questo gesto. Vogliamo invece allargare la lotta alle estorsioni anche alle forze giovanili degli altri schieramenti politici, sia a Destra che a sinistra oltre all’associazionismo: stringere, insomma, un patto generazionale per uno scatto d’orgoglio che garantisca il nostro futuro.
Tutto è iniziato con semplici manifesti, ma il senso della nostra campagna va molto oltre. Da ieri, infatti, è online il sito www.caroestortore.blogspot.com; al suo interno saranno pubblicate tutte le mail e lettere che i cittadini reggini, calabresi e non solo, potranno inviare sia firmate che in forma totalmente anonima all’indirizzo caroestortore@gmail.com oppure direttamente ad “Azione Giovani Rc, Corso Garibaldi 129, 89125 Reggio Calabria”. Desideriamo mobilitare le menti dei reggini, ricevere commenti, sostegni, suggerimenti e ogni cosa che può essere utile per far crescere il dibattito insomma. E’ nostra intenzione, inoltre, premiare i contributi più significativi tramite un’apposita commissione.
Ma la nostra operazione non finisce qui. E’ necessario promuovere iniziative concrete tramite le istituzioni politiche: lo scorso 20 novembre la regione Sicilia ha approvato un’importante legge di contrasto alla criminalità; per questo chiediamo che anche il nostro consiglio regionale, ben noto alle cronache di tutta l’Italia, adotti finalmente una norma del genere. Inoltre, l’amministrazione comunale potrebbe intervenire organizzando incontri formativi sul tema del racket, istituire uno sportello informativo per quanti vogliono denunciare, aiutare la nascita di associazioni, ed infine, dar loro ampio sostegno con l’impiego dei beni confiscati alla mafia, come per altro è stato già fatto in altre occasioni.
Dunque fuoco alle polveri, Azione Giovani ha voluto iniziare la lotta e tutti noi saremmo felici di avere accanto coloro che già hanno espresso il loro sostegno all’iniziativa, così come coloro che vorranno unirsi tutti quanti insieme per proseguire su questa strada.