Concluso il dibattito del Consiglio Comunale di Reggio Calabria sul bilancio di previsione. Prima della votazione sugli emendamenti presentati e sull’ordine del giorno l’ultimo intervento registrato in aula è stato quello del sindaco Demetrio Arena: una relazione dettagliata tramite la quale il primo cittadino ha potuto affrontare diversi argomenti tra i quali la protesta indetta dall’Anci in merito alle decisioni del Governo centrale sui tagli da attuare nei confronti degli enti locali. “Ho partecipato a diverse riunioni del direttivo nazionale e come Comune abbiamo aderito alla manifestazione ma abbiamo ritenuto di non dover chiudere l’anagrafe poiché riteniamo che questa tipologia di protesta avrebbe solo creato ulteriori difficoltà al cittadino al quale, in questo momento di difficoltà, dobbiamo chiedere comprensione e motivare eventuali carenze di servizi: cittadino che vogliamo tutelare ed al quale non è giusto provocare disagi, sebbene auspico che si trovi una soluzione idonea ad abbattere i tagli previsti per i Comuni”. Per quanto riguarda il bilancio, invece, Arena ha sottolineato i tempi brevi con i quali ci si è dovuti confrontare per la redazione del documento che, pur essendo limitato a poco più di tre mesi, “costituisce la base per l’avvio di una pesante attività di riduzione dei costi soprattutto quelli inerenti i fitti. Il tutto è stato concepito anticipando azioni che attualmente ormai da più parti provengono, tra cui la lotta all’evasione fiscale e la dismissione del patrimonio edilizio attuata spiegando al cittadino il senso del progetto. Si tratta – ha aggiunto – di una manovra ambiziosa ma possibile, di obiettivi raggiungibili con impegno, sacrificio e controllo quotidiano. Stiamo operando, infatti, per rivedere le clausole principali dei contratti con le società miste, per rivedere le regole nell’ambito delle manutenzioni, per migliorare la burocrazia dell’apparato amministrativo, per cercare, da qui a fine anno, di ripartire con determinati standard nei servizi, perché, dopo i tagli e l’attuazione del federalismo, le risorse sono diminuite. Il bilancio 2012 sarà, perciò, la risultante di tutto questo lavoro, di quella che è la nostra idea di amministrazione, il nostro concetto di una maggiore efficienza nei servizi pur dovendo affrontare una difficile congiuntura economica”. Il sindaco Demetrio Arena si è anche soffermato sullo stato di Città Metropolitana, definendo quest’ultima “una grande occasione pur in uno scenario che si è complicato. Ecco perchè ritengo che i tempi siano maturi per l’insediamento degli organismi costitutivi e per aprire il dibattito su un obiettivo fondamentale che la città deve cogliere. Non vogliamo appiattirci sulle emergenze, ma coniugare il loro superamento pensando allo sviluppo futuro, anche e soprattutto tramite le potenzialità che possono e devono derivare dalle imponenti risorse naturali, culturali, paesaggistiche di cui gode il nostro territorio che devono costituire la base prioritaria dalla quale partire per guardare al futuro con ottimismo. Ringrazio i consiglieri e gli assessori per il lavoro sin qui svolto – ha quindi concluso Demetrio Arena – insieme al dirigente uscente del settore Finanze Carmelo Nucera e al dirigente attuale Enzo Cuzzola il quale, con l’assessore al Bilancio, ha dovuto affrontare tempi dettati da scadenze e dalle difficoltà di dover cambiare il bilancio in corso d’opera a causa dei tagli decretati dal governo a redazione già avviata. Il nostro intento è stato quello di formulare un bilancio chiaro, trasparente, discusso nei tempi dovuti in Commissione ed assimilato sia dalla maggioranza che dall’opposizione e, di conseguenza, dibattuto in Aula in maniera approfondita e seria”.
Prima del sindaco Arena hanno preso la parola diversi consiglieri. “Abbiamo condiviso ampiamente l’elaborazione di questo documento contabile effettuato dal sindaco e dagli assessori – ha detto Bruno Bagnato – ma non possiamo, comunque, sottacere la circostanza che questo bilancio di previsione ha dovuto fare di necessità virtù, nel senso che le scelte adoperate a livello centrale da parte del governo sicuramente non hanno consentito agli enti locali di agire nella massima serenità”.
Beniamino Scarfone ha risposto, in maniera dettagliata e strutturata, alle dichiarazioni dell’opposizione sottolineando la validità del documento e rilevando “come si tratti di un bilancio che copre ben poca parte dell’anno, i cui numeri però sono chiari e reali al contrario delle cifre snocciolate da esponenti cittadini del centrosinistra”. Scarfone ha altresì evidenziato come la minoranza abbia tenuto un comportamento diverso in occasione delle discussioni in Commissione Consiliare rispetto a quanto poi manifestato all’esterno, cioè “quando abbiamo ascoltato dichiarazioni inerenti il preventivato dissesto finanziario dell’Ente. Su questo particolare passaggio, vorrei richiamare l’articolo 248 comma 5 del Tuel che parla proprio delle conseguenze del dissesto. Leggendo la normativa si evince che, probabilmente, il centrosinistra evochi una condizione del genere per proseguire nella propria campagna elettorale e colpire gli avversari politici, che, nonostante le loro affermazioni, hanno raccolto un ampio consenso popolare alle ultime tornate elettorali. Mi preme anche lanciare un input di riflessione – ha dichiarato ancora Scarfone – cioè che la maggior parte dei componenti di questo consiglio comunale è nuova a ruoli amministrativi: in particolare l’opposizione è quasi totalmente mutata nei suoi rappresentanti. Con ciò non intendiamo – ha concluso – rinnegare il passato, poiché ci riteniamo orgogliosi di mantenere una continuità con l’amministrazione Scopelliti che ha realizzato il 70% delle opere compiute in riva allo Stretto negli ultimi 40 anni”.
“Dovreste dare risposte ai vostri elettori, che oggi invece ripagate con questo documento”, è stata la replica di Massimo Canale, che insieme a Demetrio Delfino e Nino Liotta ha presentato altri sette emendamenti in aggiunta a quelli che aveva già illustrato lo stesso Delfino in una fase precedente della seduta.
Subito dopo è toccato a Daniele Romeo prendere la parola: “Questo bilancio – ha dichiarato – dovrà amministrare una fase economica molto breve, nonostante questo però dall’opposizione non abbiamo ricevuto idee o proposte, ma sempre le medesime considerazioni. Mi sarei aspettato, soprattutto dai colleghi più giovani, un atteggiamento diverso, propositivo invece di polemiche ed attacchi sterili e strumentali”.
Per Andrea Crupi, questo “è un atto amministrativo di larga rilevanza, frutto dell’ottimo lavoro svolto e capace di non far registrare aumento di tributi anche a causa della difficile condizione economica internazionale”.
Roberto Leo ha poi porto il suo plauso al sindaco, al dirigente, agli assessori ed alla commissione proposta ed ha richiamato le peculiarità positive del documento contabile mettendo in evidenza le azioni che esso contiene in termini di lotta all’evasione, di mantenimento dei tributi, dismissione e valorizzazione patrimonio edilizio, “con rispetto della normativa vigente e tutela delle fasce deboli che continueranno ad abitare gli alloggi in condizione di locazione”.