la maggioranza a palazzo san Giorgio: Non staremo a guardare chi rema contro gli interessi di Reggio e dei reggini

La conferenza stampa tenuta quest’oggi dal sindaco Demetrio Arena testimonia l’alto
senso istituzionale di chi e’ chiamato a guidare la più grande polis della Calabria pur in
momento che e’ scandito da una congiuntura storico – economica molto complicata che,
dal livello globale, si ripercuote inevitabilmente nell’ambito nazionale e poi locale. Ecco
perché sosteniamo, totalmente e senza condizionamenti di parte, la posizione del Primo
cittadino, condividendo pienamente l’analisi da egli stesso condotta e che ci parla di una
situazione non certo agevole ma per superare la quale esistono tutte le condizioni
necessarie, dal momento che le cifre paventate dalla minoranza e dai detrattori di
quest’amministrazione sono notevolmente ridotte rispetto alle loro previsioni e rientrano in
un contesto ‘fisiologico’ per una pubblica amministrazione. Una valutazione chiara,
trasparente, tramite la quale Arena ha saputo parlare in maniera diretta alla città
dimostrando, senza esitazioni, e come ribadito nel corso dell’incontro con gli operatori
dell’informazione, che l’amore per Reggio costituisce il binario guida prioritario delle azioni
politico – amministrative anche al di sopra dei colori e delle appartenenze che pur vanno
rispettate. Un amore che in passato e’ stato sempre il motore delle azioni dell’oggi
Governatore Scopelliti cui va la nostra solidarietà nella convinzione che dimostrerà la sua
estraneità ai fatti che lo hanno coinvolto. Sottoscrivendo, dunque, le parole del nostro
sindaco, tutti noi, in modo compatto, intendiamo rispondere a quel senso di responsabilità
richiamato da Arena e che e’ giusto divenga il faro di quanto si andrà a realizzare,
programmare, decidere. Ecco perché l’appuntamento che ci attende, quello con il Civico
Consesso, risulta strategico nell’ottica della testimonianza viva e tangibile di
quest’attaccamento alla nostra città, ai suoi abitanti e nell’espressione della volontà di
spingere verso il miglioramento di tutti gli assetti sociali che la contraddistinguono. Il
Consiglio comunale, quindi, sarà l’ulteriore banco di prova dell’onesta’ di questa classe
dirigente che fermamente intende garantire una guida serena all’Ente per il bene della
collettività e di quanti hanno confermato la loro fiducia a questa coalizione. Coalizione che
voterà con convinzione unita’ e determinazione, il riequilibrio di bilancio, che, per le sue
connotazioni, non ha alcuna attinenza con le altre situazioni contabili, e, perciò, deve
essere scevro da strumentalizzazioni. Un passaggio forse poco compreso dall’opposizione
che, invece di considerarsi parte integrante dell’esigenza di responsabilità cui tutti
dovremmo appellarci, prosegue nel suo percorso denigratorio divenuto, col tempo, miccia
sempre accesa di possibili esplosioni sociali che non tendono certo al mantenimento di un
clima sereno, cioè quello che dovrebbe caratterizzare la città in questo delicato frangente.
Ovviamente questa maggioranza e’ vicina e sensibile alle rimostranze, legittime, dei
lavoratori, ma e’ altrettanto ovvia una nostra presa di distanza da chi utilizza tali necessita’,
instillando dubbi ed accendendo gli animi, per perseguire un mero obiettivo politico. Un
modus operandi che non rientra nella cultura democratica cui ci fregiamo di appartenere,
così come risulta in netto contrasto con quelle che rappresentano le nostre finalità, la
diffida redatta dal Pd in merito, appunto, alla riunione della massima assise municipale ed
il riequilibrio di bilancio: un documento che arricchisce di un ulteriore tassello il proseguo di
un atteggiamento sempre più contrario alla pratica del buonsenso che, invece, dovrebbe
essere insito al di la’ delle posizioni e delle strategie politiche. Non staremo a guardare chi
rema contro gli interessi di Reggio e dei suoi abitanti: coloro che, quando sarebbe
necessario guidare la barca indirizzandosi verso la terra ferma, agitano appositamente le
acque per cercare di affondare e dare poi la colpa al capitano. Anche perché non e’ detto
che chi insegue un naufragio ‘tecnico’ riesca, alla fine, a nuotare sano e salvo fino a riva…

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