“L’approvazione del documento preliminare al Piano Strutturale Comunale traccia una netta linea di demarcazione tra il passato ed il futuro della Città dello Stretto”. Così il capogruppo del PdL al Consiglio Comunale di Reggio Calabria, Beniamino Scarfone, in merito all’atto recentemente licenziato dal Civico Consesso. “Il Piano Strutturale Comunale, che di fatto sostituisce il vecchio Piano Regolatore – precisa Scarfone – è il frutto di un lavoro molto completo e strutturato redatto da un pool di professionisti di alto rilievo quali Franco Karrer, Loreto Colombo e Francesca Moraci in collaborazione con le professionalità locali e scaturito da una significativa opera di concertazione e confronto con le parti sociali, gli ordini professionali, le associazioni di categoria. Da oggi, il Psc, soprattutto per le sue fasi successive, andrà però condiviso con l’intera Città, poiché esso inciderà su quelli che sono i diritti reali dei cittadini: ecco perché propongo assemblee aperte di discussione da realizzare in ogni quartiere. Per la sua connotazione, infatti – prosegue ancora il consigliere comunale – questo documento riesce a toccare differenti settori dell’assetto socio – economico, produttivo e culturale del nostro tessuto urbano, ponendosi come prospetto di ampia veduta in grado di conciliare le esigenze, spesso accantonate, della Città a quelle prospettive future cui Reggio ambisce. Un impegno – rileva Scarfone – che ha preso il via sotto la guida dell’ex sindaco Giuseppe Scopelliti e dell’allora assessore all’Urbanistica Demetrio Porcino, i quali hanno profondamente compreso come fosse necessario superare, attraverso uno strumento adeguato ed imponente, una visione del territorio legata ad esperienze urbanistiche che hanno lasciato un segno profondo. Un processo che – aggiunge ancora il capogruppo PdL – il sindaco Demetrio Arena e l’assessore Luigi Tuccio oggi hanno inteso accelerare proprio per assicurare una disciplina alla pianificazione che possa essere determinante per lo sviluppo futuro di Reggio ed in linea con lo stato di Città Metropolitana: ogni passaggio che l’Amministrazione comunale compie, infatti, è da collocare in un contesto che si potrebbe definire ‘costituente’, dal momento che bisogna riempire di contenuti, e il Psc assolve in pieno questo ruolo, qualcosa che materialmente ancora non esiste, ma rappresenta un reale strumento di sviluppo. Alla base del documento preliminare al Psc – rimarca – è evidente la necessità di una regolarizzazione del metodo di urbanizzazione affiancata ad una crescita stessa del settore. Dalla lotta al degrado ed all’abusivismo sino all’elevamento degli standard di vivibilità, intesa nella sua accezione più ampia, è complesso il lavoro che si andrà a realizzare, ma l’approvazione dell’atto costituisce senza dubbio il punto di partenza più importante e significativo affinché quest’iter indispensabile prenda vita. È al suo interno, infatti – conclude Beniamino Scarfone – che ritroviamo quegli obiettivi in ordine ambientale, economico, urbanistico, culturale e sociale in grado di incidere in maniera innovativa sul territorio reggino”.