Avrei volentieri evitato di intervenire su una vicenda che mi ha profondamente amareggiato, sia sul piano politico che su quello personale. Non posso però lasciare passare le ennesime esternazioni del “solito” Canale.
L’avvocato Canale, per professione, dovrebbe sapere e insegnare a tutti noi che la Costituzione prevede tre diversi gradi di giudizio che garantiscono ad ogni imputato, fino all’ultima e definitiva sentenza, ogni possibilità di ritenersi innocente. Censurando ogni tipo di comportamento poco consono all’etica che un rappresentante dei cittadini deve tenere, ripongo la massima fiducia nella Magistratura, quella che con serietà e altissima professionalità non si lascerà certo trascinare in un gioco al massacro portato in essere da soggetti evidentemente carenti di stile e dignità.
Riguardo al passaggio in cui Canale si erge ad esegeta del pensiero e del retro pensiero del nostro Sindaco, desidero venire incontro al consigliere ex Pdci, poi ex Ep e ora Pd, che si aggroviglia nel maldestro tentativo: durante le riunioni di maggioranza, come tutti i colleghi possono testimoniare, Demi Arena ha spesso rimarcato la pacatezza di Plutino sottolineando come lo stesso, nonostante la cocente delusione per non essere stato indicato dal nostro partito quale componente della Giunta, abbia continuato a svolgere il ruolo di consigliere con puntualità senza mettere in atto comportamenti poco consoni e dettati da sterili personalismi.
Canale cerca, questo sì, di essere protagonista; purtroppo per lui ha prima “bucato” clamorosamente con il suo pulmino, poi ha continuato con il consueto nervosismo ad andare in escandescenza, assumendo comportamenti anomali e inidonei al Civico Consesso, non pago, forse, della pesante condanna per calunnia sentenziata nei suoi confronti nemmeno qualche mese fa dalla Magistratura reggina. L’ex autista di pulmino, dimostra scarso giudizio della gente che invece sa per quale motivo, i solerti Laratta(?), Lo Moro, e Angela Napoli, si interessino in maniera ansiosa alle questioni di Reggio, senza però aver mai prodotto, per la nostra comunità, nemmeno un minimo atto per migliorarne le condizioni di vita. Di più: Trenitalia taglia, Alitalia scappa via, Anas fa spallucce: perché Canale non si domanda dove siano, in questi casi, i tre moschettieri dell’antiscopellitismo elevato a forme degne più di analisi scientifica che politica? Inoltre, non credo che Demi Arena abbia bisogno di cercare “un minimo consenso”. Sappia Canale che quel consenso Arena lo ha già ottenuto a Maggio scorso, ed è stato il doppio di quello massimo da lui ottenuto nonostante i suoi inquinanti ed inquieti giri in pulmino. Il protagonismo, infine, Canale lo ha già raggiunto: è stato protagonista nell’ultima seduta del consiglio comunale con la sua assenza. Grazie a questo, il centrosinistra dopo anni ha ottenuto un sia pur piccolo risultato e, grazie ancora alla sua assenza, si è riuscito a votare un emendamento comune. Questo sì che vuol dire essere protagonisti! Consigliamo a Canale di diradare le sue presenze in aula, più che altro per ottenere altri successi con la sua coalizione. Un contributo all’ecologia della politica che sembrava essere uno dei suoi cavalli di battaglia e che, lo si è constatato, si può davvero raggiungere con un minimo sforzo. Questa ultima esternazione (e speriamo davvero che sia tale, perché sta diventando stucchevole) dimostra solo che, come il suo ispiratore politico ha la sindrome Scopelliti, Canale sembra avere quella di Demi Arena. Purtroppo per questa sindrome non c’è cura.