Con il D.Lgs. n. 39/2014, – in vigore dal 6 aprile 2014 – in attuazione della direttiva 2011/93/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 dicembre 2011, sono state dettate disposizioni finalizzate alla lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile.
Il suddetto decreto, in particolare, all’art. 2, modifica il D.P.R. n. 313/2002 introducendo l’art. 25-bis, in base al quale chi intende impiegare al lavoro una persona per lo svolgimento di attività professionali o attività volontarie organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori, deve chiedere il certificato penale del casellario giudiziale, per verificare l’esistenza di condanne per taluno dei reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609-undieces del codice penale, ovvero l’irrogazione di sanzioni interdittive all’esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori.
Con il D.Lgs. n. 39/2014, – in vigore dal 6 aprile 2014 – in attuazione della direttiva 2011/93/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 dicembre 2011, sono state dettate disposizioni finalizzate alla lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile.
Il suddetto decreto, in particolare, all’art. 2, modifica il D.P.R. n. 313/2002 introducendo l’art. 25-bis, in base al quale chi intende impiegare al lavoro una persona per lo svolgimento di attività professionali o attività volontarie organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori, deve chiedere il certificato penale del casellario giudiziale, per verificare l’esistenza di condanne per taluno dei reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609-undieces del codice penale, ovvero l’irrogazione di sanzioni interdittive all’esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori.
Il Ministero della giustizia, con apposita circolare del 24/07/2014, rende noto che sono state apportate le modifiche tecniche che consentono di produrre un certificato secondo le disposizioni contenute nell’art. 25-bis, D.P.R. n. 313/2002 (T.U. del Casellario).
Per eventuali chiarimenti o informazioni è possibile contattare il servizio di help desk del Ministero al numero telefonico 06 – 97996200.