Jobs Act: conciliazione per la risoluzione stragiudiziale delle controversie sui licenziamenti illegittimi

jobs actIn data 6 marzo 2015 è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana il decreto legislativo, attuativo della legge 10 dicembre 2014, n. 183 (legge delega sul Jobs Act), in materia di contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti.

Il decreto è entrato in vigore il giorno 7 marzo 2015. Pertanto, alle nuove assunzioni a tempo indeterminato, alle trasformazioni di un contratto da tempo determinato a tempo indeterminato o agli apprendisti passati in qualifica dalla predetta data (7 marzo 2015) si applicherà la disciplina di cui al nuovo decreto legislativo sul contratto a tutele crescenti.

In particolare, tale decreto introduce un nuovo istituto di conciliazione per la risoluzione stragiudiziale delle controversie sui licenziamenti illegittimi, che consente al datore di lavoro di offrire una somma predeterminata in modo certo al lavoratore in cambio della rinuncia alla impugnazione del licenziamento, somma che per il lavoratore non rientra nel reddito imponibile ai fini fiscali. La norma si applica ai lavoratori che a partire dal 7 marzo 2015:

  • sono assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato (art. 1, comma 1);
  • sono interessati da una trasformazione da contratto a tempo determinato a contratto a tempo indeterminato, ovvero, agli apprendisti passati in qualifica (art. 1, comma 2), ma anche – unica eccezione – per i lavoratori assunti in precedenza nelle aziende che dopo entrata in vigore del decreto legislativo supereranno la soglia dei 15 dipendenti (art. 1, comma 3).

Tale conciliazione deve avvenire in una delle sedi assistite di cui all’articolo 2113, comma 4 del codice civile ovvero presso le Commissioni di certificazione di cui all’articolo 82, comma 1, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (art. 6, comma 1).

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