La presentazione di un libro come spunto di riflessione su varie tematiche di grande attualità. Questo l’intento de “i Circoli del Fare” che ha presentato presso la sala Hospitality dello stadio “O. Granillo” il libro di Maurizio Martucci “11 novembre 2007. L’uccisione di Gabriele Sandri, una giornata buia della Repubblica”. Un titolo che rievoca nella mente di molti le immagini di quella che è stata definita una “domenica di follia”. Un libro voluto fortemente dalla famiglia Sandri per poter chiarire la dinamica della tragica morte di Gabriele, il ragazzo ventiseienne, ucciso da un colpo di pistola dall’agente della polizia stradale Luigi Spaccarotelle lungo l’autostrada del sole.
La manifestazione, moderata dal giornalista sportivo Gianni Agostino, ha suscitato grande interesse tra i presenti, proprio perché si è soffermata su argomenti di grande importanza come la tragica morte di un giovane ragazzo, tifoso della Lazio con valori molto forti quali l’amicizia e la famiglia, l’imperizia di un poliziotto, i problemi della comunicazione massmediale, che conducono alla distorsione delle informazioni e la violenza che può scaturire all’interno delle tifoserie organizzate.
Gli interventi dei responsabili dei circoli – Beniamino Scarfone, Mary Caracciolo e Lorenzo Suraci – hanno sottolineato la necessità che ciascun uomo agisca “responsabilmente” in tutti gli ambiti che lo vedono protagonista e soprattutto che la giustizia non può avere nè colore politico nè tantomeno può essere unilaterale.
La presentazione di questo libro, prima iniziativa per il Sud Italia, ha avuto ancor più rilievo perché per la prima volta si è assistito ad un confronto tra l’autore del libro Maurizio Martucci, il fratello di Gabriele, Cristiano Sandri con un sindacalista della Polizia di Stato, Carlo Figliomeni e perché, inoltre, questa occasione ha attirato l’attenzione delle tifoserie organizzate della Curva Sud reggina, che hanno manifestato il loro interesse per l’argomento, mostrando grande maturità e senso di responsabilità. La manifestazione non poteva che concludersi con l’intervento di Cristiano Sandri, parole che esprimono il dolore di una famiglia, un dolore che cerca giustizia. Giustizia per Gabriele.